Il mondo intorno a noi - the world around us
Questo percorso ha lo scopo di conoscere il territorio ravennate negli aspetti naturali ed economici.
Siamo partiti dalla visita di Punte Alberete, ultimo esempio di foresta allagata presente in Europa per conoscerne la flora e la fauna.
Ci siamo recati anche presso il porto commerciale di Ravenna, il terzo in Italia, per approfondire la conoscenza di una delle attività economiche della nostra città.
Al termine delle attività abbiamo composto un testo informativo relativo ad ogni escursione effettuata e abbiamo cercato notizie su alcuni animali tipici della nostra zona per descriverli in inglese.
Durante tutto il lavoro abbiamo usato gli ipad e la lim!
Siamo partiti dalla visita di Punte Alberete, ultimo esempio di foresta allagata presente in Europa per conoscerne la flora e la fauna.
Ci siamo recati anche presso il porto commerciale di Ravenna, il terzo in Italia, per approfondire la conoscenza di una delle attività economiche della nostra città.
Al termine delle attività abbiamo composto un testo informativo relativo ad ogni escursione effettuata e abbiamo cercato notizie su alcuni animali tipici della nostra zona per descriverli in inglese.
Durante tutto il lavoro abbiamo usato gli ipad e la lim!
In escursione...
Eccoci in escursione a Punte Alberete!
Qui siamo al lavoro e stiamo scrivendo la nostra relazione con l'ipad. L'abbiamo condivisa via mail perchè tutti noi abbiamo un indirizzo di posta elettronica!
Alessandro e Marta
L'oasi di Punte Alberete
L' oasi di Punte Alberete si trova circa 10 Km a nord di Ravenna, lungo la strada statale 309 Romea che ne rappresenta il confine orientale (Coordinate Geografiche ) .
La struttura geologica delle zone umide ravennati ha avuto origine dal continuo e copioso apporto di detriti deportati dalle acque del Po e dei suoi affluenti nel corso di migliaia di anni, con il conseguente e progressivo spostamento verso est della linea di costa del mare Adriatico .
Il complesso di zone umide di acqua dolce costituito da Punte Alberete e Valle Mandriole , assieme al limitrofo Bardello , rappresentano tutto cio' che è rimasto negli anni ' 60 delle antiche valli bollificate per colmata naturale, che prima dell' inalveamento del fiume Lamone , si estendevano dal mare all'entroterra fino ad oltre l' abitato di Sant'Alberto.
Punte Alberete si presenta come una foresta allagata di Salice,Frassino,Pioppo ,Olmo ,Farnia , Frangola ed Antamo, inframmezzato, nelle bassure , da ampi specchi d' acqua all' interno dei quali predominano lamineti a Ninfea Bianca e Salvina, Tifeti e Fragmiteti, Saliceti, Cariceti, Cledieti e Giuncheti.
Fra le rare piante palustri che vivono nella palude, citiamo le fioriture piu' vistose: Orchidea,Iris giallo,Salcerella,Campanellino e Ninfea bianca.
Fra gli animali, pesci, rettili ( tra cui la testuggine palustre), anfibi( rane,rospi,tritoni), insetti, molluschi e rare specie di uccelli: la grande garzaia di Punte Alberete ospita l' Airone rosso, bianco e cenerino, Nitticora, Sgarza ciuffetto, Ibis mignattaio ( simbolo dell' Oasi ) , Marangone minore la cui lunghezza è di 45-55 cm e la sua apertura alare è di 75 -90 cm.
Il Marangone minore, come indica il suo nome, è un piccolo cormorano ( il più piccolo) ,poco più grande di uno svasso maggiore,con la coda e il becco corti e sottili.
Nel periodo riproduttivo la testa e il corpo sono marroni ed il corpo è nero con sfumature verdastre.
L'oasi di Punte Alberete
L' oasi di Punte Alberete si trova circa 10 Km a nord di Ravenna, lungo la strada statale 309 Romea che ne rappresenta il confine orientale (Coordinate Geografiche ) .
La struttura geologica delle zone umide ravennati ha avuto origine dal continuo e copioso apporto di detriti deportati dalle acque del Po e dei suoi affluenti nel corso di migliaia di anni, con il conseguente e progressivo spostamento verso est della linea di costa del mare Adriatico .
Il complesso di zone umide di acqua dolce costituito da Punte Alberete e Valle Mandriole , assieme al limitrofo Bardello , rappresentano tutto cio' che è rimasto negli anni ' 60 delle antiche valli bollificate per colmata naturale, che prima dell' inalveamento del fiume Lamone , si estendevano dal mare all'entroterra fino ad oltre l' abitato di Sant'Alberto.
Punte Alberete si presenta come una foresta allagata di Salice,Frassino,Pioppo ,Olmo ,Farnia , Frangola ed Antamo, inframmezzato, nelle bassure , da ampi specchi d' acqua all' interno dei quali predominano lamineti a Ninfea Bianca e Salvina, Tifeti e Fragmiteti, Saliceti, Cariceti, Cledieti e Giuncheti.
Fra le rare piante palustri che vivono nella palude, citiamo le fioriture piu' vistose: Orchidea,Iris giallo,Salcerella,Campanellino e Ninfea bianca.
Fra gli animali, pesci, rettili ( tra cui la testuggine palustre), anfibi( rane,rospi,tritoni), insetti, molluschi e rare specie di uccelli: la grande garzaia di Punte Alberete ospita l' Airone rosso, bianco e cenerino, Nitticora, Sgarza ciuffetto, Ibis mignattaio ( simbolo dell' Oasi ) , Marangone minore la cui lunghezza è di 45-55 cm e la sua apertura alare è di 75 -90 cm.
Il Marangone minore, come indica il suo nome, è un piccolo cormorano ( il più piccolo) ,poco più grande di uno svasso maggiore,con la coda e il becco corti e sottili.
Nel periodo riproduttivo la testa e il corpo sono marroni ed il corpo è nero con sfumature verdastre.
Visita al porto mercantile di Ravenna
Oggi ci siamo recati a visitare il Terminal Container presso il porto mercantile della nostra città. Abbiamo indossato l'abbigliamento di protezione per non correre pericoli durante il percorso.
Ecco una nave carica di container
Abbiamo visto come venivano caricati i container su una nave in partenza.
Queste foto sono state scattate con gli ipad.
Queste foto sono state scattate con gli ipad.
Ecco cosa ha scritto Matilda sull'interessante esperienza
Visita al porto mercantile di Ravenna
Ieri mattina ci siamo recati al porto mercantile di Ravenna, a visitare il Terminal Container che è un'azienda che gestisce il traffici dei cointainer che arrivano con le navi.
Siamo partiti con il pullman alle 8:40 per dirigerci verso il porto San Vitale.
Durante il tragitto abbiamo visto l'acquedotto e il ponte sopra il canale Candiano.
Dopo qualche minuto ci siamo diretti verso il porto costeggiando gli antichi camini della raffineria Sarom.
Finalmente siamo arrivati alla TCR.
In quel momento ero molto emozionata perchè in quel posto lavora il mio babbo.
Appena scesi dal pullman, mi ha subito colpito la grandezza di ogni cosa.
Ho notato gru fisse e mobili e una montagna di semi di cocco.
Ci ha accolto la nostra guida, la signora Antonietta, che ci ha fatto accomodare nella sala riunioni, situata dentro gli uffici dell'azienda.
Antonietta e Max ci hanno parlato del progetto " Portolab" che consiste nel far conoscere il porto San Vitale a tutte le scuole di Ravenna.
In seguito ci hanno parlato dei vari tipi di container: l'open top che è quello che si apre dall'alto, il box che è quello regolare, il container frigorifero che si chiama freezer e infine il flat, che è quello che ha solo una base e due sponde.
Al termine della spiegazione ci hanno dato i caschetti, la pettorina con catarifrangenti, i pass per avere l'accesso al terminal e infine lo zainetto con il logo di "Portolab".
In quell'istante mi sentivo come un vero lavoratore del porto.
Quando siamo usciti dagli uffici siamo passati davanti alla dogana.
Per muoverci meglio e in sicurezza, siamo risaliti sul pullman e dal finestrino abbiamo visto i binari del treno e subito dopo una distesa di "Doblò" della Fiat, auto prodotta in Turchia e portate a Ravenna grazie alle navi traghetto.
Alla nostra destra abbiamo visto la pesa che è una piattaforma rettangolare che serve per pesare i container.
Proseguendo per il nostro tragitto, siamo passati davanti alla nave Gallia, dove stavano caricando e scaricando grossi contenitori di metallo: è una nave veramente enorme!
Antonietta ci ha spiegato che ogni container ha un sigillo e una sigla formata da quattro lettere e sette numeri, si tratta di una specie di carta di identità.
I doganieri hanno aperto un container con delle tronchesi per mostrarci il contenuto .
I doganieri hanno il compito di controllare la regolarità delle merci .
Al termine di quest'attività abbiamo visto l'officina meccanica dove avvengono le riparazioni.
Quella di oggi è stata una visita molto interessante, che mi ha fatto conoscere i mestieri del porto.
MATILDA U.
Ieri mattina ci siamo recati al porto mercantile di Ravenna, a visitare il Terminal Container che è un'azienda che gestisce il traffici dei cointainer che arrivano con le navi.
Siamo partiti con il pullman alle 8:40 per dirigerci verso il porto San Vitale.
Durante il tragitto abbiamo visto l'acquedotto e il ponte sopra il canale Candiano.
Dopo qualche minuto ci siamo diretti verso il porto costeggiando gli antichi camini della raffineria Sarom.
Finalmente siamo arrivati alla TCR.
In quel momento ero molto emozionata perchè in quel posto lavora il mio babbo.
Appena scesi dal pullman, mi ha subito colpito la grandezza di ogni cosa.
Ho notato gru fisse e mobili e una montagna di semi di cocco.
Ci ha accolto la nostra guida, la signora Antonietta, che ci ha fatto accomodare nella sala riunioni, situata dentro gli uffici dell'azienda.
Antonietta e Max ci hanno parlato del progetto " Portolab" che consiste nel far conoscere il porto San Vitale a tutte le scuole di Ravenna.
In seguito ci hanno parlato dei vari tipi di container: l'open top che è quello che si apre dall'alto, il box che è quello regolare, il container frigorifero che si chiama freezer e infine il flat, che è quello che ha solo una base e due sponde.
Al termine della spiegazione ci hanno dato i caschetti, la pettorina con catarifrangenti, i pass per avere l'accesso al terminal e infine lo zainetto con il logo di "Portolab".
In quell'istante mi sentivo come un vero lavoratore del porto.
Quando siamo usciti dagli uffici siamo passati davanti alla dogana.
Per muoverci meglio e in sicurezza, siamo risaliti sul pullman e dal finestrino abbiamo visto i binari del treno e subito dopo una distesa di "Doblò" della Fiat, auto prodotta in Turchia e portate a Ravenna grazie alle navi traghetto.
Alla nostra destra abbiamo visto la pesa che è una piattaforma rettangolare che serve per pesare i container.
Proseguendo per il nostro tragitto, siamo passati davanti alla nave Gallia, dove stavano caricando e scaricando grossi contenitori di metallo: è una nave veramente enorme!
Antonietta ci ha spiegato che ogni container ha un sigillo e una sigla formata da quattro lettere e sette numeri, si tratta di una specie di carta di identità.
I doganieri hanno aperto un container con delle tronchesi per mostrarci il contenuto .
I doganieri hanno il compito di controllare la regolarità delle merci .
Al termine di quest'attività abbiamo visto l'officina meccanica dove avvengono le riparazioni.
Quella di oggi è stata una visita molto interessante, che mi ha fatto conoscere i mestieri del porto.
MATILDA U.